22 Dicembre 1888 – 22 Dicembre 1903 – 22 Dicembre 2023
Il 22 dicembre rappresenta una data particolarmente importante per la storia della cremazione nel nostro Paese.
Nel 22 dicembre 1888 il governo Crispi emanò la Legge 5849 con cui autorizzò per la prima volta in Italia la cremazione dei defunti all’interno di appositi crematori e la custodia delle ceneri all’interno di spazi protetti.
Quindici anni più tardi, il 22 dicembre 1903 il Comune di Genova firmò l’atto di cessione dell’area del Cimitero Monumentale di Staglieno destinata alla costruzione del primo tempio crematorio della città ad opera della Società genovese per la Cremazione.
Da quel lontano 22 dicembre 1903 ad oggi, 22 dicembre 2023, la collaborazione fra il comune di Genova e So.Crem ha permesso all’Ente di entrare a far parte della storia della città, di diventare un punto di riferimento importante per tutta la popolazione.
So.Crem in tutti questi anni, ha formato i propri dipendenti al rispetto della dignità di tutti coloro che si confrontano con la perdita di una persona cara, alla comunicazione nelle situazioni di emergenza e di dolore, alla sacralizzazione dei momenti di passaggio della vita con idonee ritualità e cerimonie. Ha promosso corsi di formazione sull’assistenza nelle fasi terminali della vita, corsi per cerimonieri funebri ed ha sostenuto con diverse attività culturali la diffusione di maggiori conoscenze sui bisogni delle persone affette da malattie croniche e ingravescenti, sul trattamento del dolore fisico e mentale e sui meccanismi psicologici che intervengono nelle fasi di elaborazione del lutto.
Il presidente
Ivano Malcotti
120 anni
So. Crem – Comune di Genova
Oggi 22 dicembre 2023 si celebra il 120° anniversario dell’atto di cessione dell’area del cimitero monumentale di Staglieno destinata alla costruzione del primo tempio crematorio della città ad opera della Società genovese per la Cremazione.
L’occasione è stata celebrata con una serie di iniziative di rilevante valore culturale.
Al mattino è stato organizzato un laboratorio “a cielo aperto” per gli studenti della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Genova.
160 studenti del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia guidati dalla prof.ssa Rosagemma Ciliberti (professore associato di Bioetica e Storia della Medicina) e dalla prof.ssa Linda Alfano (professore a contratto di Bioetica e Psicologia generale), dall’architetto Stefano Repetto e dallo storico dr. Paolo Fontana, hanno visitato i sepolcri di illustri medici e studiosi che hanno contribuito al progresso della scienza, alla umanizzazione della medicina ed alla diffusione delle cure sanitarie anche al di là del territorio genovese.
“La storia della medicina e le complesse e intricate questioni morali legate alla morte si apprendono e si approfondiscono non solo dalle pagine di libri o attraverso lezioni in aula, commenta la prof.ssa Ciliberti, – ma anche attraverso una pratica insolita e coinvolgente come la visita guidata al maestoso Cimitero Monumentale di Staglieno che Socrem ha oggi organizzato e donato ai nostri studenti”.
Si tratta di una iniziativa senza precedenti, realizzata su impulso e grazie all’impegno del Presidente di So.crem dott. Ivano Malcotti. Attraverso la guida delle docenti sono stati ricordati alcuni insigni cittadini che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della scienza medica, della cura e della riflessione bioetica e che sono sepolti nel cimitero di Staglieno, come il prof. Edoardo Maragliano, ideatore e realizzatore della prima vaccinazione antitubercolare, con i suoi tre figli: Dario chirurgo, Vittorio pioniere e vittima della radiologia, Giulio anatomo patologo. Un altro ricordo per il prof. Aldo Franchini, esimio maestro della Scuola Medico Legale genovese e Preside della Facoltà di Medicina nei difficili anni ’70, al prof. Tullio Bandini, chirurgo che per primo utilizzò protesi metalliche nelle correzioni chirurgiche del ginocchio, al dott. Edoardo Guglielmino, meglio noto nella città di Genova come “il medico della mala”, per i suoi contributi alla cura delle classi svantaggiate del centro storico.
La visita si è inoltre soffermata presso la tomba di Giuseppe Mazzini la cui salma, su sollecitazione di molti seguaci fu sottoposta dal dott. Paolo Gorini a inediti processi di conservazione per pietrificazione. (https://www.storiamo.it/fatti-della-storia/paolo-gorini-l-imbalsamatore-di-giuseppe-mazzini/ ).
Gli studenti hanno anche onorato la memoria di Giannina Gaslini alla quale è intitolato uno dei più importanti ospedali pediatrici d’Italia e il sepolcro dell’ingegner Cesare Parodi che ha progettato e supervisionato la costruzione dell’Ospedale Galliera.
All’interno del laboratorio itinerante attori del Teatro Sociale dell’Ortica hanno ridato vita a Luigi Maria D’ Albertis, fondatore dell’Ente So.Crem e a Mario Capello autore della storica canzone dialettale genovese “Ma se ghe pensu” .
L’iniziativa rappresenta un modo nuovo per favorire la conoscenza del patrimonio culturale, storico, artistico e architettonico della città e per approfondire la comprensione del contesto sociale e valoriale in cui hanno operato i medici e i chirurghi del passato. Come sottolinea la prof. Ciliberti questa esperienza ha un alto valore formativo perché non solo educa, ma conduce gli studenti a spingersi oltre le limitazioni delle tradizionali lezioni d’aula per abbracciare una visione più completa e dinamica della loro futura professione.
La celebrazione ha poi conosciuto uno specifico momento di solennità nel pomeriggio, all’interno del Tempio Crematorio, con l’intervento storico-artistico del prof. Giacomo Montanari e con la partecipazione delle Autorità cittadine.