Basta con gli psicotici! Guida per idee di una nuova psichiatria

di Alessandra Lancellotti

Psicologo clinico e giuridico

Da molto tempo si parla di Giulia e del suo assassino.
Allora vi racconto perché gli psicotici e i sadici se ne vanno in giro protetti da una legge e da una sanità arresa di fronte alla cd malattia mentale.
Ci è stato detto tempo addietro (68 e dintorni) ma anche oggi, che i “matti” sono figli di una società in debito con i poveracci, figli di una tradizione familiare che li ha fatti ammalare.
Si sono chiusi, per fortuna, manicomi e simili. Si è anche detto (LAING,67, psichiatra inglese” La famiglia uccide”) che si dovevano aprire le relazioni multiple, le porte alla libertà morale e psicologica, all’anarchia della tradizione contro-familiare.
La famiglia uccide?
Evviva i figli dei fiori and so on.
Ma che cosa è successo dal ’68 ad oggi?
Via la famiglia via i manicomi, perchè la famiglia è un manicomio, evviva l’apoteosi dell’onnipotenza, i malati psichiatrici sono come noi o solo marionette. Mandiamoli in giro tranquilli, che intanto c’è lo stato madre che li riempie di farmaci, metadone, nessuna occupazione, tanta pena e dolore per questi..Tanti sensi di colpa disseminati sulla famiglia come se la famiglia fosse la vera colpevole. Che deve ,essa sola, come tara, sciagurata, pagare, ad infinitum…
Ma che succede? Nessuno osa pronunciare la parola “pazzo”. Si rimuove il termine stesso di “malattia mentale”: se uno è matto può tranquillamente girovagare a nostre spese senza pagare una lira. Perché, poverini, sono i figli della società consumistica e cattiva (Cfr.Andreoli e il caso Maso) e si produce il Telefono Azzurro per riparare i figli dai padri
Poverini che hanno avuto magari una storia familiare triste e psicopatogenetica.
Poverini. Lo afferma anche la psicoanalisi e tutte le teorie legate alla storia delle famiglie. Sempre una giustificazione, un risentimento spostato sulla pietà e il pietismo. E la colpa sui genitori……..
Poverini. E noi paghiamo per essi soldoni in tasse, ricoveri coatti, 118, medici in assedio, ospedali zeppi, paure generalizzate, famiglie assediate e percosse.
Ecco cosa in sintesi è successo sul piano della storia e addirittura dell’antropologia.
Si è capovolto,uno scandalo, la clessidra dei ruoli: vittima e tiranno,
Si è capovolta la geometria delle relazioni. In conforme simmetria.
Hai un figlio che ti picchia, scappa e ti ruba in casa?
Colpa tua se tuo figlio ti ammazza.
Colpa tua che non hai saputo educarlo affettivamente bene.
Colpa tua se non l’hai amato abbastanza.
Colpa tua se ti sei ammazzato di lavoro per dare al figlio quello che non hai avuto dai padri….
Colpa tua genitore, società, maitres a penser che hanno sempre detto, dal ’68 in avanti, che il figlio è re (Spock,1969).
E’ lui il centro della famiglia, della rete genalogica, il capostipite di un concetto che accusa il buono e accusa il cattivo.
Si è sommessamente sommersa e rimossa l’idea di una di una genealogia, perché questa parola fa orrore all’individualismo narcisistico dei cattivi maitres a penser, in cui la colpa è sempre dei padri!
Adesso basta!
Gli psicotici esistono, sono autolesionisti o assassini, hanno idee deliranti o riti perversi.
Uccidono senza rimorso, non hanno sentimenti, non gliene importa nulla di nessuno, hanno una chimica del cervello dissociata, sono metà sani e metà pazzi, hanno condotte sadiche, si divertono a martoriare i corpi, fanno i poverini non-amati, fanno a pezzi la carne, sono bugiardi e seduttivi.
Adesso basta!
Usciamo dal ‘68!
Le neuroscienze,la psichiatria contemporanea, ci insegnano che le dissociazioni sono gravi e che portano a condotte mortali. Meglio che la psichiatria in primis difenda la famiglia, che la magistratura dia confini a chi non ha potuto, saputo dare confini alla loro libertà (di fare del male)
E all’onnipotenza del “Poverino”.
E’ tempo di rimettere in ordine il principio di causa-effetto,di dare solidarietà concreta alle famiglie che hanno portato in seno milioni di sensi di colpa nel secolo passato e ancora oggi.
E di dire che il mostro c’è: è la nostra paura, il sotterramento dei valori autentici su cui si fonda la civiltà umanistica: il principio di causa ed effetto.
Il mostro c’è ancora con tutto il suo vigore. E’ l’abbattimento di ogni barriera di pudore morale e intellettuale.
Il mostro di Giulia è il suo livore, la sua rabbia, il senso sadico di un Sei troppo amato e viziato.
La sua divina indifferenza.
Il mostro vero è fare di un figlio, soprattutto se maschio, un dio minore e adorarlo.
Il mostro è pensare che i malati psichiatrici siano dei poverini.
O i veri malati di mente siamo noi?

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